Riparatore

Liliana Annicchiarico – Illusione (Courtesy Arte Quantica)

Che ripara, soprattutto mali, errori, danni. Opera, azione, sentenza, legge. Nella classificazione professionale, chi provvede a riparare macchine, apparecchi, strumenti vari.

Percorso etimologico
Dal latino tardo reparator derivato di rĕpărāre (riparare, riacquistare, ricuperare, preparare di nuovo, ricostruire, rinnovare, ristorare, ricreare, rafforzare, scambiare, rinascere). Quest’ultimo termine è composto dal prefisso re (di nuovo, indica il ripetersi di un’azione nello stesso senso, movimento a ritroso) e părāre (disporre, preparare, apprestare, allestire, procurare, ottenere).

Studio delle radici sanscrite
Scomponendo il termine riparatore (reparator) in re-para-tore sono state rintracciate le seguenti radici sanscrite.

RE
Il prefisso latino re- deriva dalla radice sanscrita Ṛ che significa “muovere verso”, “muovere verso l’alto”, raggiungere, ottenere, preparare.

PARARE
Il latino părāre sembra derivare dalle radici indoeuropee PṚ e PAR: “muovere (r/ar) con atto purificatorio (p)”. Da queste deriva l’ulteriore radice indoeuropea PARA(1) “portare al di là”, “portare in salvo”, attraversare(2).
Nelle radici PṚ, e PAR la consonante “p”, oltre a indicare il concetto di purificazione, implica anche il valore di protezione.
In sanscrito si trovano i termini:
pṛ, piparti = preservare, proteggere, salvare;
para = oltre, al di là, lontano;
a-para = “aver nulla (a) al di là (para)”, illimitato, all’infinito, nulla.

In greco la radice sanscrita PṚ diviene PER, POR e POL da cui, ad esempio πείρω [peiro] (passare da parte a parte, trafiggere, trapassare), πέρα [pera] (oltre, al di là).

TORE(3)
La radice TṚ indica “il muovere da un punto per arrivare () ad un altro (t)”, trapassare, andare al di là, andare oltre, attraversare, fendere, forare. Il sanscrito TṚ in greco diventa TOR da cui, ad esempio, τορός [toros] (che passa a traverso, penetrante, acuto, evidente, intelligibile).
Considerando i valori semantici delle radici Ṛ, PṚ e TṚ, l’azione del riparare si esplica attraverso il movimento che, da un punto a un altro, ri-porta colui che compie e/o il ricevente a uno stato puro.

NOTE:

(1) ^ In greco παρά [para] ha i significati di: secondo, presso, dietro, da parte di, da, appresso, a lato.

(2) ^ Vi è un collegamento fonetico diretto tra la radice indoeuropea PAR e il termine italiano PARTE che indica sia la porzione come parte di un tutto, che ciò che si compie/realizza per completare/preservare l’intero.

(3) ^ In italiano il suffisso -tore indica l’agente nello stato di compiere l’azione descritta dal verbo.